Altro, In movimento

Valencia – 2

Locandina secondo giorno Valencia

E finalmente ce l’ho fatta.. Sì è proprio così, è arrivato il momento di andare avanti col racconto della nostra gita a Valencia!

Beh che dire.. noi alloggiavamo vicinissimi al centro pulsante di Valencia e così la prima tappa del nostro primo giro diurno (la sera prima è stato un disastro, ci siamo persi in ogni dove e abbiamo incontrato solo strade deserte..) si è consumata al mercato. Potete solo immaginare quanto fossi eccitata a vedere tutte le bancarelle che c’erano: cetrioli dalle strane forme allungate, daikon (qualcuno sa se per caso c’è un’importante comunità giapponese da quelle parti?), cipollotti, jamon serrano, chufas e frutta secca di ogni tipo! Uno spettacolo, ma per paura di sterminare il già magro portafoglio non mi sono fatta prendere dalla tentazione maniaco-compulsiva dell’acquisto sfrenato di cibarie, anche perchè sarebbe stato inutile, non abbiamo mai mangiato a casa…

Cipollotti al mercato di Valencia

Cetrioli e jamon - mercato di Valencia

Una volta usciti dall’edificio del mercato e visto di sfuggita una chiesa lì vicino, prendiamo le nostre favolose biciclette e iniziamo il giro previsto.

Dietro il mercato - Valencia

Dietro il mercato - Valencia

Dietro il mercato - Valencia

Arriviamo così in una delle piazze più importanti di Valencia, ossia la Plaza della Reina dove è possibile visitare una chiesa che è piaciuta veramente a tutti.. Oh beh.. tutti… massì diciamo tutti. :)

Plaza de la Reina

Cattedrale di Valencia

La visita dell’intero monumento era troppo costosa per i nostri gusti così abbiamo optato per l’economico campanile che può essere visitato per soli due euro a persona. Riccardo, il nostro compagno di avventure dalla vertigine facile, decide comunque di non rimanere solo e da qui inizia lo spasso… :P

L'interno della cattedrale di Valencia

L'interno della cattedrale di Valencia

Le scale sono piuttosto strette e quando passa qualcuno che scende dalla cima serve fermarsi per farlo passare. Riccardo coglie sempre con piacere queste occasioni in cui fare una piccola pausa, a meno che questo non implichi fermarsi davanti a una di quelle finestrelle ritagliate nella pietra che palesano, come un altimetro particolarmente suggestivo, l’altezza a cui siamo arrivati.

La salita continua fino al raggiungimento della meta, una meta agognata da tutti… ummmm… quasi tutti..

Vista dall'alto - Valencia

Come vedete molti di noi si ritrovano soddisfatti della scalata. Da lassù si trova un’immensa panoramica della città di Valencia, si riconoscono i monumenti più importanti e imponenti nonché altri particolari che dal basso sarebbe difficile notare, come le varie cupolette blu della chiesa che stiamo visitando e alcuni attici niente male in cui magari un giorno potrei anche pensare di andare ad abitare… magari…!

Vista dall'alto - Valencia

Qui, in questo clima di felicità e goliardia, si consuma la tragedia di Riccardo, la quale ha ispirato la trama di un presto noto fumetto. Vi voglio dare qualche assaggio anche se a breve questo delizioso libro si troverà in tutte le fumetterie più gettonate del territorio italiano. ;)

Vignetta 1

Vignetta 2

Vignetta 3

Una storia che racconta, con parole e immagini, il cammino interiore di un uomo, che lo porterà a scoprire nuovi lati di sè stesso e, detto con una elegante metafora, a guardare un po’ più in alto, andando al di là di quella routine quotidiana che si porta dietro da sempre.

Ok per ora vi saluto qui, la giornata non si è certo conclusa così e il seguito di questa divertente avventura arriverà fra pochissimo, sempre su queste pagine naturalmente. Nel frattempo ci vediamo… in edicola! ;P

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3 Comments

  • Reply Omar 01/11/2012 at 11:57

    Fesso è il mezzo, non la causa

  • Reply Katia 01/11/2012 at 15:37

    Ho provato a pensarci su un po’ ma… che significa quello che hai scritto? XD

  • Reply Valencia – 2 – terza puntata – Viaggi in… foto 21/02/2018 at 15:28

    […] non ci siamo saliti e quindi non so dirvi se c’è un biglietto da comprare. La campana della prima parte di questo racconto è stata ripresa proprio qui, ma non aspettatevi di vederla blu nella realtà […]

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