…se i miei platani sono stati maltrattati. :) La versione che mi è piaciuta di più è quella fritta schiacciata, ma non mi dispiaceva neanche la versione al forno, anche se dovendo usare il fornelletto scassatello per mancanza di un discreto numero di materia prima da cuocere, sono venuti un po’ troppo sbruciacchiati.
L’altro giorno un’amica ha portato dei platani per tutte le ragazze presenti e c’ha spiegato come cuocerli. Chiaramente mi sono subito ripromessa di postarvi una foto nel caso fossero venuti buoni, e così è stato.
Ormai questo tipo di verdura/frutto sta diventando sempre più conosciuto, ma mi fermo lo stesso un attimo per spiegarvi di cosa si tratta. Il platano è il frutto di una pianta della famiglia del banano, Musacee o Musaceae in latino, e il suo nome latino è Musa acuminata.
Sulle differenza tra platano e banana, le pagine di Wikipedia sembrano essere discordanti a volte. Cercando di estrapolare il succo, diciamo che le banane che noi mangiamo come frutta, dovrebbero essere degli ibridi derivanti anche da questa pianta e sono normalmente più piccole e dolci. Sta di fatto che al genere Musa appartengono veramente pochissime piante, ergo anche se parliamo di incroci è chiaro che le parentele tra le varie specie esistenti è strettissimo.
Bene ora che avete un quadro, spero, un po’ più chiaro della situazione torniamo a noi e ai nostri “musoni”. Uno di questi frutti nel frattempo si era un po’ troppo ingiallito, e dal momento che più gialli sono più morbidi e dolci sono, ho deciso di non farlo fritto come l’altro, bensì al forno. Chiaramente i procedimenti li potete trovare anche in altri siti, così li ho preparati io, come mi ha insegnato la cara Dayana.
Platani fritti
Per il platano fritto alla maniera classica prendete un platano verde, taglietene le estremità e apritelo incidendo la buccia per poi toglierla con le mani. La buccia è un po’ più duretta di quella delle solite banane che conosciamo, ma viene via abbastanza facilmente.
Una volta sbucciato il platano, tagliatelo a fette alte (le mie erano di 1/2cm), preparate una padella fonda con dell’olio di arachidi e quando questo è caldo immergete i cilindretti.
Appena iniziano a dorarsi potete tirarli fuori e metterli sull carta oleata, non è però ancora finito il lavoro. Prendete un tagliere e schiacciate ogni cilindretto di platano con un batticarne, se vi rimane il frutto attaccato lo potete staccare facilmente con un coltello.
Dopo averli schiacciati dovete tornare a immergerli 20/30 secondi nell’olio bollente in modo che finiscano di cuocersi. Serviteli caldi.
Chips di platano
Per le chips pulite e tagliate il platano a fettine sottili e allungate (leggermente di sbiego, come quando tagliate una fetta di salame) con una mandolina. Non vi preoccupate sono abbastanza sodi da poterlo fare. Friggete e togliete dall’olio quando iniziano a dorare. Queste sono pronte così.
Platano al forno
Per il platano al forno pulite il platano e lasciatelo intero incidendolo in più punti in modo che si cuocia bene anche dentro. Conditelo con un po’ di burro se vi garba (questo consiglio in realtà l’ho trovato su internet, non ricordo se Dayana li inforna senza condirli ^^’) e lasciatelo in forno a 180°C fino a quando infilando un coltello, questo non affonderà nel frutto. Servite caldo.
4 Comments
Mmm vengo a cena……
ottime anche come passatemo per le vostre mogli troppo golose!
Finalmente qualcosa che posso mangiare! :D
Mia mamma ieri ha provato a fare le “palline ripiene” però abbiamo incontrato qualche difficoltà… Sarebbe meglio vederle già fatte almeno una votla…
Ahahahah… vedo che questo piatto a riscosso successo, anche lasciando a parte le mogli golose! XD
Ho come la sensazione che serva fare con urgenza degli arancini latini al platano… :P