Il dolce di oggi, fin troppo saturo di caffeina per essere stato un mio originale desiderio, è frutto di un errore molto grossolano della sottoscritta, devo ammetterlo, ma dal momento che è stato comunque un successo, soprattutto per gli amici, dal momento che la famosa bevanda dello sprint mattutino sinceramente non mi fa impazzire, ne è nato un post.
L’intento iniziale era quello di fare un dolce che ricordasse il tiramisù ma che non lo fosse affatto: non doveva avere nessuna cremina e doveva essere totalmente cotto come un classico cake. Il tutto è iniziato poco più di un mese fa, ispirata dall’effetto che il cacao creava nel momento in cui lo amalgamavo all’impasto bianco di un quatre-quarts. Proprio per questo ho deciso di ispirarmi a questa ricetta per iniziare a creare il mio nuovo dolce.
Solo oggi però mi metto a ragionare in concreto su quella che sarebbe stata la ricetta finale e osservando che l’ideale sarebbe stato utilizzare il mascarpone al posto del burro amalgamandolo con lo zucchero all’inizio del procedimento, ho deciso di spostarmi dalla base del quatre-quarts, dove il burro deve essere sciolto, alla base della mitica torta marmorizzata classica dei ricettari austriaco/natalizi, finendo poi con lo sfruttare un altro impasto ancora, per certi versi simile ma meno pesante, più acquoso e che richiede meno lievito.
Inizio quindi a trasformare i vari ingredienti e il procedimento stesso, in quelli che poi sarebbero serviti a me per ottenere come risultato un cake variegato. Ci lavoro un po’, calcolando le quantità e gli apporti di grassi e liquidi. Monto tutto e attendo che il forno raggiunga la temperatura desiderata. Il risultato era questa cosa qui sotto che a vederla prometteva veramente bene. Credete che l’abbia messa in forno? No per fortuna no.
Ad un tratto mi balena un pensiero nella testa: ma… ma… ho messo il lievito?! Immaginatemi a terra con le gambe all’aria e una gigantesca goccia che mi parte dalla testa, come nei migliori fumetti giapponesi. Sono veramente rimasta sconvolta da questa dimenticanza ridicola capitata proprio in un momento in cui credevo di controllare più che mai ogni mio minimo pensiero e movimento!
Nei momenti iniziali di questo incredibile shock subìto, mi sono immaginata il mega-biscottone che sarebbe uscito dal forno, dal cuore cremoso e con indubbi effetti insani su chiunque l’avrebbe mangiato. Dopo questo tragico istante, ho iniziato a tornare sulla terra e ho compreso l’ovvietà di poter riprendere l’intero impasto, rinunciare alla variegatura, ma almeno non dare tutto per perso, aggiungendovi il lievito necessario e rimescolando il tutto a dovere.
Il risultato è una torta molto morbida e umida, come era nelle intenzioni, dal sapore delicato e dolce caffè, con una crosticina caramellata molto croccante all’esterno.
Beh riscrivo quindi la ricetta, che ancora non è stata testata, trasformandola in quella di questo dolce indesiderato, nella speranza di poter rifare l’esperimento presto, possibilmente non dimenticando alcun passaggio dell’algoritmo gastronomico. :)
Torta leggera al caffè
- 220gr di mascarpone
- 300gr di zucchero
- 180gr di farina
- 2 uova
- 80ml di acqua
- 4 cucchiaini di caffè solubile
- 2 cucchiaini di cacao amaro
- 1 cucchiaino di lievito
A questo punto aggiungete il caffè, il cacao e il lievito. Finite con gli ultimi 20m di acqua.
Prendete una tortiera apribile da 18cm di diametro, mettete sul fondo la carta da forno e sul bordo invece applicatela solo dopo aver imburrato la parte metallica (così la carta aderirà facilmente). Versate l’impasto e infornate a forno già caldo a 180°C per 50 minuti.
No Comments