La prima volta non si scorda mai, e in questo caso mi permetto di sgretolare i più pacchiani pensieri che stanno sbocciando nelle vostri menti, svelandovi il fatto che sto parlando del primo giro nella ridente città di Albacete, alle porte del deserto spagnolo, con la contemporanea presenza di grattacieli e serpi striscianti, oleandri, sabbia e strade larghissime che fanno spazio al tram tram giornaliero tipico di una grande metropoli.
Oggi prima spesa in città, al negozietto vicino, il Consum, nota catena di supermercati spagnoli, analoga a uno dei nostri Despar oserei dire. Qui, al banco del pesce, trovo dei gamberetti bellissimi: da subito mi ricordano quelli che tipicamente noi utilizziamo nelle fritture interi (misura limite direi, fossero stati più grandi, anche no), allo splendido prezzo di 3/4 euro al chilo. Mi si sbarrano gli occhi e incredula decido di comprarne un chiletto: oggi frittura di pesce!
Di lì a poco però si scopre l’inghippo: il carapace dei crostacei risulta durissimo, decisamente inadatti ad essere fritti interi, di quei gamberetti a cui pensavo io avevano quindi solo l’aspetto. Fatta anche una figura di cuoca incapace con il coinquilino Pedro, mi prepararo a tenere a mente un motto fondamentale: “nuove terre, nuovi mari, nuove materie prime, nuovi cibi”, che mi porterà ad acquistare e soprattutto a cucinare con maggiore attenzione. Non che la cosa fosse imprevedibile, anzi, ma il rischio di farsi fregare dai propri pregiudizi è alto comunque, ed è meglio starci attenti! ;)
Dopo la spesa, il pranzo e un po’ di attesa perchè andasse via la calura da solleone, un giretto non se lo toglie nessuno quando sei appena arrivato ad Albacete, che nonostante non sia una delle città più turistiche delle Spagna, nasconde scorci interessanti da vedere e da mostrare. Per ora i luoghi visitati riportano soprattutto momenti di quotidiano vissuto, ma a breve scriverò qualche post dove mostrerò i siti di maggior interesse di Albacete.
Il punto di partenza è Paseo de Circunvalación, e più precisamente qui. Il primo impatto è subito molto caratteristico, una bella Toyota rosso fuoco con la sagoma nera del toro più famoso della Spagna (questo paese ne è tappezzato, li trovi ai bordi delle autostrade sulle zone erbose che fanno da divisorio col resto del territorio circostante), uno scooter di un bel blu acceso e pieno di figure di ogni tipo, un panificio ancora chiuso ma coloratissimo e bellissime piastrelle con i classici ricami che ricordano la dominazione araba.
Continuando a camminare si intuisce che stiamo andando in direzione totalmente opposta a quella che porta al centro della città, la zona, come la chiamano gli spagnoli, infatti risulta subito evidente che stiamo percorrendo le vie della periferia di Albacete: vilette a schiera, alcune abbandonate e rovinate da qualche teppistello che vagabondava proprio da quelle parti, altre chiaramente abitate e tenute in modo impeccabile. Le casette, che qui in Friuli spopolano, ad Albacete sono perle rare, anzi rarissime! La totalità delle costruzioni è rappresentata da grattacieli alti come minimo 4/5 piani e spesso anche più. Alcune casette le potrete osservare nascoste in piccolissime zone fortunate (parliamo di un isolato al massimo), dove una o due di loro si nascondono tra le fronde degli alberi del loro giardino, sotto le quali scoprirete anche qualche tavolo, dove i fortunati abitanti della casetta a due piani cenano, nel fresco della sera manchega. Tornando a noi, dietro le villette a schiera in Avenida Primero de Mayo il deserto, o almeno quello che sembra il suo inizio. Siamo in Calle San Fernando.
Da qui pian piano ci spostiamo verso il gigantesco Carrefour, passando davanti a una terrazza addobbata con una patriottica bandiera della Spagna. Vi ricordo che si stanno svolgendo i mondiali di calcio e qui questo sport è mooooolto sentito, oserei dire più che da noi, il che è tutto dire! Ah già, tra le altre cose è arrivato il momento per un poco dignitoso ma doveroso piagnisteo alla vista dei prezzi della benzina: la senza piombo a 1410, il gasolio a 1333. :(
Giriamo subito verso il Paseo de Circunvalación, lì ci si può godere il carinissimo giardino che costeggia la grande arteria, non prima però di passare la rotonda: particolarissima grazie a quella statua assurda che ci hanno messo al centro e che ancora non ho capito cosa rappresenti. Qualcuno che sta leggendo lo sa? :)
Ad ogni modo nel giardinetto del Paseo stupende scene da parchetto udinese, cagnolini, bambini che giocano, madri che parlano tra loro osservando i loro piccoli, anziani che passano il loro tempo all’aria aperta seduti sulle panchine, passerotti che svolazzano tra la sabbia della stradina e i fiori delle aiuole e ragazze italiane intente a immortalare ogni piccolo momento. :P
Il giro finisce qui, passando davanti a un locale che testeremo presto “La Segunda Taperia di José Luis” e di cui vi parlerò certamente. ;) ¡Hasta luego!
Mappa del giretto fatto qui.
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[…] già spiegato in questo articolo dove si trova il Carrefour vicino al Paseo de Circunvalación, bene da qui procedete […]