Tornati dall’Albufera abbiamo subito dichiarato davanti a Pedro il nostro amore incondizionato per l’arroz negro e così lui ha deciso di deliziarci con una sua versione di questo fratello povero ma gustosissimo della paella.
Qui sopra ne vedete uno preparato da me, la sua versione invece è meno aderente alla tradizione è piena zeppa di verdure di ogni tipo. In fin dei conti quello che abbiamo mangiato con Pedro non era alto che una paella di verdure nera, ma non c’è che dire, l’arroz negro è buono ed è anche facile da fare. Probabilmente a dei principianti consiglierei di iniziare con questo piuttosto che con una paella, molto più elaborata, costosa (qui in Italia almeno, sigh!) e di difficile riuscita.
Oggi ricetta passo passo in versione fotografica. ¡Buen aprovecho!
La mia versione più tradizionale l’ho fatta sempre seguendo i consigli di Pedro. Se volete anche voi preparare l’arroz negro come ho fatto io, vi basterà saltare tutti i passaggi delle verdure, fatta eccezione per il pomodoro grattuggiato, la passata e i peperoni rossi a pezzettini. Per il pesce mantenete gli ingredienti della ricetta sopra, tenendo presente di non esagerare mai con le quantità, giusto due calamari per 4 persone e mezzo chilo, o al massimo un chiletto, di cozze. Se volete potete usare anche il poton o un suo surrogato se siete in Italia, che potrebbe essere la seppia o ancor meglio il totano gigante, vi basterà una buona manciata di anelli. Per la tintura premunitevi di 4 bustine e aggiungetele piano piano, che anche il mio è venuto leggermente anemico! ;)
Non sono stata precisissima con le dosi invece dell’arroz negro di Pedro ma tenete presente le quantità della paella che vi ho già descritto qui o qui e siete a posto!
1 Comment
Arroz negro!!lo quiero!!!!!