È ormai parecchio tempo che mi dico di prendere la bici e farmi un giretto di quelli lunghi, rilassanti e che aiutano a bruciare una soddisfacente quantità di kilocalorie giornaliere, in mezzo al verde della campagna, ad osservare la natura senza pensare più a tutti gli impegni lavorativi, che per quanto belli sono comunque impegni e quindi potenzialmente stressogeni.
Dopo un po’ di tentativi non andati a buon fine, tipo partire e fermarsi dopo 5 chilometri a salutare qualche parente :) o prendere la bici sì, pedalare per un numero sufficiente di chilometri, ma spezzando le fasi di pedalata una volta con una passeggiata (bella ma si consumano troooppe poche calorie :P) e un’altra con una pausa gelato, finalmente stavolta c’è stata una bellissima ed entusiasmante no-stop su due ruote verso le zone più vicine al mare.
In particolare il tratto che mi ha colpito di più è stato quello che inizia dopo il cavalcavia che incontrate attraversando lo stradone Udine-Lignano e provenendo da Pocenia, delizioso paesino che offre anche l’occasione, per chi lo raggiunge attrezzato possibilmente di un mezzo a 4 ruote, di acquistare qualche buona bottiglia di vino presso l’azienda agricola Anselmi. Tra quelli degni di nota segalo il famoso Moscato, ma soprattutto il Pinot Nero, in particolare quello venduto con bottiglia affusolata, non ricordo il nome della linea specifica, credo “Superiore” o qualcosa di simile :).
Il tratto di strada che segue questo cavalcavia è veramente pittoresco, ci si trova immediatamente affondati nella campagna della bassa friulana, tra un campo e l’altro vedrete qualche garzetta e una indaffarata colonia di rondini, che freneticamente schiva le balle di fieno, lasciate dai contadini davanti alla tenuta di un’azienda agricola.
Per chiunque passi da queste parti le auto diventano praticamente un ricordo ed è possibile osservare anche le giovani ragazzine del paesello vicino, portare il proprio cane a passeggio sulla stessa corsia dove dovrebbero correre i veicoli a motore, tanto è poco il rischio di incidenti nonostante il lungo rettilineo che caratterizza questo tratto di strada.
In fondo alla strada basterà svoltare a destra e vi troverete poco più avanti alle porte di Palazzolo dello Stella. In fonda alla viuzza che porta in paese girate a sinistra, finendo così in via della laguna, strada che porta al parco naturale delle foci dello Stella. Ad un tratto trovate, sulla destra, l’indicazione per l’Arena Marinaretto, seguitela e vi troverete in meno di un minuto sul ponte dello Stella di Precenicco!
Da qui una carinissima vista su quello che è uno dei fiumi più belli del Friuli e che pochi chilometri più in là vede la fine del suo percorso sfociando nell’Adriatico, in uno dei vari parchi naturali della laguna che unisce Grado e Lignano passando per Marano Lagunare. Dall’altra parte del ponte la piazza di Precenicco, posto molto conosciuto dagli amanti delle zone marittime prossime al Tagliamento, come Lignano e Bibione, essendo cittadina di passaggio per chi viene dalle zone più a nord.
Insomma per concludere ribadisco ancora una volta quanto Piancada e dintorni siano un posto da non perdere, soprattutto se si amano i giri in bici e i posti tranquilli, immersi nel verde, dove i rischi che si corrono sono, al più, quelli di vedere qualche specie avicola insolita e una strada quasi deserta. Per il resto parlano le foto, almeno lo spero :P, quindi passiamo alla ricetta di oggi.
Questo giretto mi ispira in particolar modo un piatto rustico e dai sapori semplici, non troppo ricercato ma piacevolmente gustoso. Una torta salata alle zucchine, ma con l’aggiunta di fiori di zucca e di un particolare prosciutto cotto, il cotto alla brace. La pasta che ho utilizzato è la classica e intramontabile ricetta di Felder che vi ho già spiegato qui. Ecco la ricetta:
Quiche con zucchine, fiori e cotto alla brace
- impasto di Felder
- 5/6 fette di prosciutto cotto alla brace
- 10/15 fiori di zucca (raccolti la mattina quando profumano ancora)
- 3 zucchine
- 2dl panna da cucina
- 3 uova
- un cucchiaio di olio evo
- erba cipollina
- pepe
- sale
- parmigiano reggiano grattugiato
A questo punto mettete sul fondo della tortiera, sopra l’impasto steso, un tappeto di fiori usando tutti quelli che vi sono rimasti. Disponente qualche ciuffo di prosciutto cotto e versate il composto di uova. Disponete in modo che si livelli tutto il ripeno, decorate con altri ciuffetti di prosciutto e spolverate con il parmiggiano reggiano.
Infornate per 30-40 minuti a 180°C. Se il prosciutto si sbruciacchia troppo basta coprire la torta un foglio di carta da forno fino a fine cottura.
Qui sotto la mappa del percorso:
1 Comment
wow che bel giro. da fare. complimenti.