Questi giorni sono giorni di grandi cambiamenti del territorio in cui vivo. Sono finalmente arrivati i fondi regionali per continuare i lavori di rifacimento degli impianti irrigui della zona, già iniziati un anno fa. Ormai è certo che i lavori procederanno a singhiozzo, dal momento che, per quest’anno, sono stati stanziati soldi a sufficienza solamente per 5km di nuove tubature.
Per procedere a questo tipo di rinnovo tecnologico occorre smantellare completamente le canalette in cemento presenti lungo i confini dei vari campi agricoli e fino che questo accade lontano dai centri abitati per nessuno il fatto comporta grossi incomodi.
Ma appunto, proprio da qualche giorno a questa parte, le ruspe e le escavatrici dotate di potenti martelli pneumatici, si aggirano a pochi metri dalle case dei poveri paesani come me, che attratti o distratti dal rumore o dai potenziali danni che questi giganteschi macchinari possono arrecare a stradine, alberi e altre proprietà dei privati cittadini, escono in strada a vedere come procedono i lavori e ad assicurarsi che tutto vada per il meglio.
Qualcuno di certo è qui solo per curiosità o forse anche per nostalgia. In questo ultimo caso sicuramente ci metterei i più giovani (e anche me stessa in tutta sincerità), che a volte utilizzavano queste canalette come vie alternative per addentrarsi nei meandri della campagna, senza dover appoggiare i propri piedi su un terreno poco battuto, arato o semplicemente coltivato e quindi anche difficilmente agibile, a differenza del fondo cementato della canaletta, che anche piena di fogliame secco rimaneva sempre la via più semplice per questo genere di uscite avventurose all’aria aperta.
È in questo clima di malinconia e curiosità che è nato il risottino di oggi. E così mentre pensi alla bambina che ieri si divertiva per l’ultima volta a camminare a gambe larghe sulle sponde della canaletta e a come in pochissime ore il paesaggio attorno a casa tua si modificherà incredibilmente, trovi interessante l’idea di provare sapori frizzanti e freschi come sono le giornate che orami ci accolgono ogni mattina da diversi giorni.
Per il risotto di oggi infatti ho pensato di abbinare carne di pollo e speck, cercando di rendere il tutto un po’ più fresco e dai sapori quasi primaverili, con l’utilizzo del limone che qui vieni inserito in varie modalità: troviamo la buccia di limone a dare l’aroma vero che lo caratterizza, poi un pezzettino del frutto stesso per aggiungere una leggera nota acidula, che dà appunto quella freschezza di cui sopra, e come parte alcolica per accompagnare la carne di pollo, un po’ di limoncello.
Risotto fresco con pollo, limone e speck (per 2 persone)
- 2 tazzine da caffè e mezza di riso
- 50gr di pollo
- 3/4 fette di speck (io avevo il Wolf sottovuoto, ne ho usate 6)
- 1 limone
- due cucchiai di limoncello
- mezza cipolla gialla
- 1l di brodo
- 10gr di burro
- un cucchiaio d’olio
- un cucchiaio di parmigiano
- sale e pepe a piacere
Continuate la cottura aggiungendo brodo di tanto in tanto e dopo una decina di minuti aggiungete il pollo tagliato a tocchetti piccolini, il limoncello e il pezzetto di limone così com’è.
Intanto che termina la cottura, stracciate le fettine di speck. Alla fine mantecate il risotto fuori dal fuoco con il burro e il parmigiano aggiungendo assieme ad essi anche lo speck.
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