Quando stavo dai miei genitori mi ero fatta una tale scorta di spaghetti giapponesi che me la sto ancora portando dietro. Ora per almeno un pasto a settimana la cucina nipponica è d’obbligo e questa volta, data la carenza di verdure adatte allo scopo, non si poteva fare i classici noodle saltati con verdurine e salsa di soia, cosicchè si è deciso di cambiare copmpletamente ricetta.
La prima idea che mi è venuta è stata quella di testare la ricetta classica dei soba, gli spaghetti di grano saraceno che spesso vengono serviti in brodo o freddi. Gli dò una scorsa e decido che si può provare a rivedere la ricetta anche utilizzando dei semplici noodle (si dà il caso che il grano saraceno puro non mi ha mai fatto impazzire, così soba e pizzoccheri difficilmente girano nella mia dispensa, non me ne vogliano i relativi appassionati).
Il risultato non è per nulla malvagio e rispetto alle ricette trovate online direi che si può bellamente cuocere la pasta direttamente nel brodo anzichè farlo separatamente.
Una cosa che suggeriscono spesso a riguardo di queste preparazioni, è di cuocere l’uovo solo col calore del brodo, ma sinceramente io non ci sono mai riuscita, e così qui propongo una metodologia differente. :)
Ultima considerazione la riservo al brodo dashi: non è difficile prepararselo in casa, la cosa più “complicata” è procurarsi i due principali ingredienti, che sono il katsuobushi (scaglie di tonno essiccato) e l’alga kombu per la quale vi consiglio di andare sul sito di Algheria, che ora è pure in fase di saldi. Questa è un’azienda con cui mi sono trovata benissimo quando ho acquistato da loro e a parte questa considerazione personale, da loro trovate quasi esclusivamente prodotti di origine europea, quindi senza rischio di contaminazioni radioattive.
Ok, una volta entrati in possesso di questi due ingredienti molto poco consueti per noi italiani, dovrete mettere l’alga kombu in acqua fredda, riscaldare il tutto fino a far prendere il bollore (qualcuno la fa anche bollire per un’ora ma così verrà più delicato). Spegnete il tutto, eliminate l’alga e aggiungetevi una bustina di katsuobushi (questo non fatelo bollire mi raccomando!). A questo punto il brodo dashi è quasi pronto perchè il katsuobushi va lasciato solo pochi secondi in acqua, quindi vi basterà filtrarlo e utilizzarlo nei centomila modi che vi propone la cucina giapponese.
Noodle giapponesi in brodo (per 2 persone)
- 3 tazze di brodo dashi (in mancanza di esso o nel caso non vi piaccia, usate del brodo leggero di carne o del brodo vegetale)
- 1 tazzina da caffè di salsa di soia
- 1 cucchiaino di grappa (o meglio ancora di sake)
- tre cipollotti
- un foglio di alga nori
- 2 uova
- 200gr di spaghetti giapponesi di grano duro
- sale q.b.
A questo punto fate scaldare il brodo e cuocetevi gli spaghetti in modo che risultino molto al dente. Dopo aver aggiustato di sale, servite il brodo di spaghetti nelle rispettive ciotole, versatevi un uovo e passate ognuna di esse in microonde per due minuti, in modo che l’uovo riesca a cuocersi a sufficienza.
Servite bollente con le rondelle di cipollotto e le striscioline di alga nori.
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