Oggi si completa la vacanza valenziana, salutiamo gli amici Riccardo e Alessandro dopo una luculliana colazione con i dolcetti ancora da esplorare della pasticceria vicina, compriamo alcuni souvenir, li accompagnamo alla metro e prima di andarcene anche noi col treno della sera per Albacete, ci facciamo un giro nelle zone più tranquille della città, come il parco, dal quale si odono i primi rombi di motore provenienti dal porto, dove si stanno svolgendo le prove del Gran Premio di Formula 1.
Oggi (in realtà ieri ma con i problemi che ci sono stati la pubblicazione dell’articolo è stata posticipata) è il giorno della natura allo stato brado, dei sapori di isola della Cona in terra iberica, della liberazione delle passioni ornitologiche di chi scrive e della preoccupazione dei maschi della combriccola, non chiaramente in quanto maschi, bensì in quanto altri da me.
Oggi è finalmente la tanto agognata giornata nel grandissimo parco di Valencia che ci porterà fino alla costa e al bellissimo scorcio di Mar Mediterraneo che da qui si può vedere! :) Il racconto sarà in versione molto personale, spero che questo non annoi le persone che non si sentono coinvolte in prima persona in quest’esperienza, ma cercherò come sempre di darvi delle notizie anche utili.
Diverse volte la Feria è stata una manna per mangiare e non dover preparare nulla a casa: spesso non hai gran che da mangiare in frigo o non hai voglia di cucinare, vorresti uscire a divertirti o mangiare qualcosa di sfizioso e sai che comunque mangiare alla Feria costerà meno che non mangiare a casa (oddio, chiaro che poi non devi buttarti sul bere in modo esagerato). In queste occasioni la cena si consuma senza dubbio tra le tascas di Albacete.