Un giorno a casa di amici abbiamo assaggiato, tra le tante ricettine preparate quella sera, il riso pilaf, pieno di soffritto di cipolla. Visto che ero profondamente persuasa dal fatto che la cipolla col riso pilaf non centrasse una beneamata mazza e che non mi fido mai di nessuno, ho fatto una mega ricercona in Internet, confrontando varie ricette di gente a cui era stato insegnato il procedimento dalla madre o dalla nonna, di origini rigorosamente israeliane o indiane, e studiacchiando quanto riportato da siti istituzionali come Wikipedia e simili.
…se i miei platani sono stati maltrattati. :) La versione che mi è piaciuta di più è quella fritta schiacciata, ma non mi dispiaceva neanche la versione al forno, anche se dovendo usare il fornelletto scassatello per mancanza di un discreto numero di materia prima da cuocere, sono venuti un po’ troppo sbruciacchiati.
Oggi ricetta basic con piccola aggiunta altrettanto basic. Il quatre-quart non è altro che un dolce fatto, come dice il nome, in quattro quarti. Il significato non è da ricercarsi nella musica chiaramente, bensì nel fatto che gli ingredienti di base sono 4 e si distribusicono uniformemente all’interno di tutto il preparato: uova, farina, burro e zucchero.